Procuratore Cartosio, sulle Madonie si continua a parlare della titanica impostura. Ci siamo persi qualcosa? – Lettera aperta

Ieri mattina a Petralia Sottana, presso il Palazzo Pucci-Martinez, sede dell’Ente Parco delle Madonie, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del progetto “Madonie White Festival”.
Tra gli intervenuti il capo della segretaria del “presidente della Provincia”, Maurizio Lo Galbo e il sindaco di Isnello, Marcello Catanzaro, nella veste di componente del comitato esecutivo dell’Ente Parco.
Catanzaro è stato indicato da Lo Galbo anche rappresentante dei sindaci madoniti in quanto componente della giunta esecutiva della c.d. “unione dei comuni madonie”.

La titanica impostura

Lo scriviamo con le iniziali minuscole in quanto si tratta di una titanica impostura, come più volte abbiamo rappresentato al suo Ufficio.
Or dunque, si continua a riconoscere un ente costituito illegalmente e lo fa anche una figura apicale della Città Metropolitana di Palermo la quale è a conoscenza dell’impostura.
Non solo, dell’illegalità oltre al sindaco Catanzaro – che esercita la professione di avvocato e dovrebbe avere contezza che la Legge deve essere rispettata e da tutti – ne sono a conoscenza i segretari comunali e tutta la burocrazia dei Comuni coinvolti nell’impostura, una parte della quale vi presta illegalmente servizio in orari e con costi aggiuntivi che gravano sulla comunità residente.

Tutti in modalità “attesa”

All’unisono, come se avessero paura (?) di evidenziare la violazione dell’articolo 41 della Legge 15/2015, costoro rimangono in modalità “attesa” delle determinazioni dell’autorità giudiziaria.
Non ce ne voglia, sig. Procuratore, la violazione della normativa regionale è lampante, e la stessa all’articolo 52 chiama in causa anche il Suo Ufficio, che sarebbe obbligato “ad osservarla e a farla osservare come Legge della Regione” e non solo.
I Dipartimenti alla Programmazione e alle Autonomie Locali della Regione Siciliana sono altresì consapevoli della violazione della Legge Regionale.

Cosa fanno i Dipartimenti regionali

Il primo, al tempo, ha raccomandato la costituzione di una nuova forma pattizia per aggregare i Comuni interessati ai finanziamenti in capo alla Strategia Nazionale Aree Interne (per le Madonie un affaire di circa 100 milioni di euro!), così come indicato dai decisori politici che hanno redatto le regole della SNAI.
Per la cronaca, in altre aree della Sicilia – nel  rispetto della Legge in vigore – hanno scelto l’istituto della Convenzione tra Comuni.
La governance madonita, che fa capo al “sistema madonie”, di cui la Procura di Termini Imerese conosce le dinamiche, invero adottò una procedura poco limpida e non scevra da sotterfugi, in questo caso in spregio alla Norma.

Autonomie Locali accondiscendenti

Eppure, i Dipartimenti regionali e il suo Ufficio ne sono al corrente da (molto) tempo, alle Autonomie Locali – in particolarecontinuano a sostenere che la scelta fatta al tempo dalla governance madonita sarebbe stata attuata “con le dovute correzioni dettate dalle circostanze”. Abbiamo motivo di ritenere che continuano a difendere la “cantonata” presa da un funzionario dell’assessorato che in occasione di un’ispezione non si accorse della palese violazione della norma.

La risposta che non arriva

In verità abbiamo posto un quesito al Direttore del Dipartimento delle AA.LL., per tramite l’Ufficio stampa della presidenza della Regione Siciliana, ovvero, quali sarebbero le “dovute correzioni dettate dalle circostanze” che secondo il Dipartimento non avrebbero permesso la violazione della Legge regionale?
Il Direttore, nonostante i ripetuti solleciti, nello specifico non li avrebbe ancora individuate, tuttavia, ha prodotto  un atto (che non è indirizzato a noi) – forse per confondere l’interlocutore – nel quale specifica che “il divieto disposto dall’articolo 41 delle L.R. 15/2015 (…) è stato successivamente superato dall’articolo 1, comma 10 della L.R. 9/2020…”.

Pubblicata in Gazzetta. Dello sport?

È vero, dalla lettura della norma del 2020, che alla stregua della L.R. 15/2015 non è stata pubblicata sulla Gazzetta dello Sport, l’entrata in vigore della Legge decorre dal 14 maggio 2020, data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Quindi il 18 marzo 2017 è stata costituita illegalmente una nuova unione dei comuni che attualmente gestisce e indirizza, sotto la direzione tecnica della So.Svi.Ma. Spa e in legittima “allegria”, milioni di euro di finanziamenti.

Tutti sanno, ma…

Tutti sanno ma nessuno sarebbe intenzionato a riportare la questione sul binario della legalità.
Eppure, nel caso dei Dipartimenti regionali, nella stesura delle graduatorie per la concessione di finanzianti e contributi sono particolarmente attenti al rispetto delle norme, alla stregua degli Uffici della Procura nel perseguire, sempre a titolo di esempio, anche chi si sarebbe appropriato indebitamente di due agnelli e 4 capretti.

Ci sono interessi da tutelare?

Il punto è, nel mantenere ancora in essere questa impostura, per giunta titanica, quali interessi devono essere tutelati atteso che la violazione di Legge è quanto mai chiara?
Non ce ne vogliano neanche i lettori se ritorniamo spesso sull’argomento.
Continueremo a farlo fin quanto non vedremo sanata l’illegalità, anche per solidarietà nei confronti di chi viola la Legge per necessità e viene giustamente perseguito, sotto i profilo penale, civile e amministrativo.