Dal “dell’Alto” a Sala Nervi. I camici bianchi e gialli raccolgono l’appello di Papa Francesco: «Nessuno rimanga indietro»

Una delegazione di operatori sanitari, in servizio all’ospedale “Madonna SS. Dell’Alto” di Petralia Sottana è stata ricevuta dal Santo Padre in occasione dell’udienza generale di mercoledì 1° maggio.
La richiesta di essere “ascoltati” da Papa Francesco è stata avanzata dal personale sanitario del “dell’Alto”, in occasione della visita natalizia del Vescovo di Cefalù.
Lo scorso 5 febbraio in curia è arrivata l’attesa risposta da parte della Prefettura della Casa Pontificia, che si occupa dell’organizzazione di tutte le udienze che il Papa concede, dai Capi di Stato e di Governo fino a gestire le fasi dell’accoglienza del numeroso ed entusiasta gruppo petralese, guidato dal cappellano del nosocomio padre Giuseppe Garofalo e dalla dottoressa Francesca Caracci, direttrice del presidio ospedaliero.
Un gruppo di 48 pellegrini di cui 6 bambini, composto da medici, infermieri, operatori socio sanitari, “camici gialli” (animatori spirituali) e da qualche familiare.
Il giorno prima dell’udienza il gruppo di pellegrini, in camice bianco e giallo, ha avuto la possibilità di visitare anche Palazzo Montecitorio e il Quirinale.
Era previsto l’incontro con il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ma per una sovrapposizione di orari non è stato possibile raggiungere per tempo il civico 1 di Lungotevere Ripa.
Ovviamente il momento cruciale del pellegrinaggio romano è stato l’udienza generale che per le avverse condizioni atmosferiche si è tenuta in Sala Nervi anziché – come di consueto – in Piazza San Pietro.
Al termine del saluto di Francesco rivolto ai pellegrini giunti in Vaticano da differenti parti del globo (Nuova Guinea, Giappone, Polonia, America Latina, Stati Uniti e da diverse parti dell’Europa), nel quale ha ribadito l’importanza della pace, evidenziando che oggi «gli investimenti che danno più reddito  siano quelli nelle fabbriche delle armi», il Santo Padre si è intrattenuto per circa venti minuti con la nutrita rappresentanza madonita.

Il messaggio che padre Garofalo ha portato, a nome di tutta la comunità restante del Distretto Sanitario 35 di Petralia Sottana, è stato quello «dell’ attenzione pastorale e sanitaria per tutti».
«Siamo qui per costruire e fare comunità tra di noi – ha detto al Papa padre Giuseppe Garofalo – e per far presente le situazioni di difficoltà che devono affrontare, ogni giorno, gli operatori sanitari degli ospedali di montagna».
Francesco si è complimentato per la giovane età del cappellano e del direttore del presidio, in una delle foto si evince chiaramente lo stupore nell’attimo in cui si sono presentati, un motivo in più per incoraggiarli affinché «nessuno rimanga indietro».
Una grande responsabilità da condividere con tutto il gruppo e che dovranno coltivare e difendere, volendo considerare la fugace attenzione che le istituzioni regionali da sempre hanno riservato all’intera struttura che ospita il nosocomio petralese.
“Amica e compagna di viaggio” dei messaggeri madoniti è stata la BCC Madonie, che ha destinato una congrua somma di denaro per contribuire alle spese sostenute da coloro che hanno rappresentato tutti al cospetto del Santo Padre.
L’esperienza, per tanti unica, è finita, continua nella quotidianità e con tutte le criticità che ogni giorno si presenteranno ma con l’impegno assunto di “non lasciare nessuno indietro”.

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