Gal Madonie. I soci privati beccati dai “corvi”. Mascellino ai sindaci: «Fate un passo indietro»

“Il Gruppo di Azione Locale (G.A.L.) Isc Madonie è un’associazione di promozione sociale senza finalità di lucro, iscritta nel registro delle persone giuridiche private, costituitasi nel 1998 per promuovere lo sviluppo del territorio rurale di riferimento”. È la descrizione dell’Associazione che appare sul sito istituzionale del Gal Madonie, articolata per il 51% da imprenditori e rappresentanti delle associazioni di categoria (datoriali e sindacali) e per il 49% dai comuni aderenti al “Gruppo”.
Il Consiglio di amministrazione, che esprime il presidente, è composto da 6 componenti la parte privata e da 5 amministratori comunali, che con il nuovo regolamento (regolamento e Statuto dell’associazione hanno una forma “liquida”, lo Statuto è stato adattato in funzione dei corsi e ricorsi storici) vengono suggeriti all’assemblea dai cinque centri stella.
Del futuro del Gruppo di Azione Locale madonita ne abbiamo parlato con Natale Mascellino, presidente regionale della Confederazione Produttori Agricoli, nonchè esperto in materia di finanziamenti comunitari destinati al comparto agricolo.
Mascellino è un profondo conoscitore della storia dei GAL siciliani e del nuovo corso degli stessi, è stato indicato dalle organizzazioni di categoria a rappresentarli in seno al nuovo CdA che dovrebbe essere eletto mercoledì 6 novembre.
Pare che i sindaci, come per tradizione, – non tenendo conto di essere in minoranza e di avere la funzione di controllo (senza virgolette) – abbiano espresso Mario Cicero alla guida dell’Associazione e lo stesso godrebbe anche del consenso di Alessandro Ficile, presidente dell’Agenzia di Sviluppo (?) Madonita, da sempre tessitore di un sistema di potere e relazioni che coinvolge gran parte degli organismi a partecipazione pubblica dei comuni delle Madonie.
Sulle indicazioni dei “punti stella” eccepirebbe Pietro Macaluso, primo cittadino di Petralia Soprana ed esponente di punta del Partito Democratico delle Madonie. Macaluso vorrebbe ritornare in pista.
Uno, due, tre… stella!“, ci sarebbe da dire, evocando un gioco oramai soppiantato dai dispositivi digitali, tuttavia Mascellino intende procedere in via “analogica” e cercherà di convincere i soci privati, ovvero la maggioranza, di prendere il mano l’avvenire di questo importante organismo di programmazione.
Il GAL, nel prossimo futuro, gestirà i finanziamenti destinati al Geopark Madonie e questa potrebbe rappresentare una delle ragioni per la quale i corvi vorrebbero continuare a “beccare” il capo dei privati.
Su la testa (!), quindi, nella speranza che i sei componenti la parte privata, eletti mercoledì prossimo, facciano valere il proprio peso (sui 5 componenti la parte pubblica) nel corso del primo CdA che eleggerà a maggioranza il presidente e che succederà a Francesco Migliazzo, già sindaco di Gangi, rimasto alla guida del GAL a seguito dell’ennesima modellazione dello Statuto.

L’intervista