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Il 146enne presidente della Regione Siciliana sta bene, lo Stato e i “nipoti di Giove” tirano un sospiro di sollievo

La giornata di ieri è stata caratterizzata da una carrellata di comunicati stampa che rassicuravano sullo stato di salute del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.
Un giornale on line ha divulgato una velina sulle condizioni di salute dell’ex presidente del Senato, dato per gravemente malato e la conseguenza di tale presunta condizione avrebbe portato – secondo l’estensore dell’articolo – allo scioglimento anticipato dell’Assemblea Regionale Siciliana per “impedimento personale” del presidente della Regione.
Comunque la notizia non ha turbato il mercato azionario e non è stata la causa dei movimenti frazionari della Borsa Italiana.

Impedimento personale

L’impedimento personale, tra l’altro, sarebbe una delle quattro cause (dirette o indirette) che porterebbero allo scioglimento dell’ARS e all’indizioni di nuove consultazioni elettorali.
La notizia ha fatto il giro del web e si è scatenato il finimondo. Ovviamente il presidente ha incaricato i suoi legali di querelare il direttore responsabile della testata giornalistica e il suo editore. L’editore ha immediatamente disposto la rimozione dell’articolo e con una nota ufficiale inviata a Palazzo d’Orleans ha chiesto scusa, facendo sapere di avere redarguito il responsabile editoriale del blog, nella speranza di rabbonire la stizza dell’inquilino di Palazzo d’Orleans.

La corsa alla solidarietà

Intanto è partita la corsa a manifestare solidarietà al presidente della Regione da parte degli esponenti della maggioranza che sostiene il governo. Iniziano i fedelissimi Caruso e Pellegrino e poi un comunicato dietro l’altro della Lega, dei patrioti siculi e della Democrazia Cristiana.
Una cosa è certa ed è attestata dallo stesso interessato: “Mai stato così bene”, magari qualche acciacco alla schiena (si può scrivere?), dovuta ai suoi 146 anni di età (73 di “storia personale”, da aggiungere ai 73 di quella “professionale”).

È tutto sotto controllo

La deputazione regionale può dormire sonni tranquilli, la XVIII legislatura si concluderà al termine dei 5 anni, non sarà il paventato impedimento di Schifani a disturbare il sonno dei deputati e degli assessori.
Né tantomeno le contestuali dimissioni della metà più uno dei “figli d’Ercole” o dell’approvazione della mozione di sfiducia, sventolata oramai dalle federate minoranze come un poco credibile spauracchio. Nessuno è disposto a lasciare anzitempo Palazzo dei Normanni, nemmeno i più facinorosi.

I figli d’Ercole

I “figli d’Ercole” (maggioranza e opposizione) hanno un’altra certezza. L’immortale (l’ultimo) Schifani anche per fare un dispetto a Cateno De Luca non ha intenzione di dimettersi e guarda al secondo, al terzo e al quarto mandato. Non foss’altro per entrare nel club dei suoi colleghi Governatori del centro destra che aspirano al terzo mandato, forti dei desiderata di Salvini che vorrebbe irrompere sulla proposta di modifica del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (TUOEL).

Violazione dello Statuto

Tuttavia rimarrebbe aperta la questione più saliente che dovrebbe preoccupare la deputazione regionale e che sarebbe motivo di scioglimento dell’Assemblea Regionale Siciliana, ovvero la “persistente violazione dello Statuto”, evocata dall’articolo 8 della Carta costituzionale della Regione Siciliana.
Sciocchini, non preoccupatevi, il Commissario dello Stato non proporrà mai a Palazzo Chigi di sciogliere il Parlamento regionale; in presenza di “taciti” accordi tra i Governi regionale e nazionale è possibile fare di tutto, anche continuare a umiliare il popolo siciliano,  sempre nel nome della “Leale collaborazione”.

Immagina, puoi!

Orbene, il governo Meloni tira un sospiro di sollievo, Schifani è in gran forma, il “bancomat Sicilia” continua a rimanere nella disponibilità del Ministro Giorgetti e dei Dipartimenti del MEF.
Amico/a lettore/lettrice, immagina un presidente della Regione, forte della schiera dei “nipoti di Giove” arroccati a Palazzo dei Normanni, come sull’Aventino, che pretende il rispetto della Carta Costituzionale e delle Leggi.
Immagina, puoi!

L’immagine scontornata del presidente Schifani è stata tratta dal sito ANSA (Clicca QUI pe verificare)